Campanine in concerto a Grignano con i giovanissimi allievi delle scuole

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Campanine in festa a Grignano, nella pianura bergamasca, con i baby campanari delle scuole della Federazione Campanari Bergamaschi. Sabato 7 ottobre, alle 20:45, presso la Chiesa Parrocchiale di SS.Pietro e Paolo, melodie della tradizione delle valli bergamasche e religiose per la solennità della Madonna del Rosario. Protagonisti i giovanissimi allievi della Scuola Campanaria di Scanzo e delle scuole dell’associazione, giunta al quindicesimo anno di attività. L’insegnamento della musica tradizionale ai giovanissimi conosce nuova energia a partire da progetti mirati a collocare in un contesto dinamico una tradizione nata nel XVIII secolo e mai spentasi nonostante i ripetuti conflitti militari che hanno spogliato le torri campanarie di bronzi (ricordiamo le requisizioni di Napoleone del 1797 e di Mussolini nel 1942) e l’automazione dei concerti nel boom del benessere tra gli anni 1970 e 2000. Un benessere economico che ha però spento la spontaneità delle feste comunitarie, dove il suono della campana costituiva un momento centrale di richiamo alla festa.

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A partire dal 2000, con la Scuola Campanaria di Roncobello, ha avuto inizio la messa a punto di un metodo, allora empirico e oggi formalizzato, per trasmettere il tesoro della memoria del suono a tastiera delle campane a festa, oggi Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine. Un insegnamento fatto di spartiti su pentagramma che trascrivono le registrazioni originali, spartiti letterali che evitano lo scoglio del solfeggio (tanto utile quanto purtroppo disincentivo per molti giovani che si avvicinano alla musica), video tutorial che compensano oralmente ciò che gli spartiti letterali non possono dare (valore delle note, pause, dinamiche e segni d’espressione) e molto lavoro di gruppo che sfocia nella creazione di scuole musicali che illustrano la tradizione in concerti innovativi per contenuto e modalità divulgativa, non accademica ma immediata, che punta sulla spontaneità e sulla componente emotiva.

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Questi elementi da sempre hanno attirato musicanti a digiuno di teoria e fondamenti accademici all’interno delle mura dei campanili.Tale fenomeno ha fatto che sì che attraverso i più giovani si conservasse un’arte orale divenuta comunità di pratica estremamente attiva sul territorio. La testimonianza di sabato 7 ottobre è intesa a risvegliare, anche in pianura, l’interesse per la musica delle campane, un bene della memoria storica che punta a un coinvolgimento sempre più ampio di potenziali fruitori e attori di una comunità della memoria e del suono, un suono che si proietta efficacemente nel tempo e nello spazio con i risuonatori in vetro, metallo e ottone dell’allegrezza. Per informazioni contattare il numero 333/68.68.875.

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