Cronache campanarie da Cenate Sopra: un successo le visite guidate al campanile della Chiesa Parrocchiale.

Grande e inaspettata partecipazione alle visite guidate che hanno avuto come protagonista il campanile della Chiesa di San Leone a Cenate Sopra nel pomeriggio di sabato 12 novembre.
In occasione della festa Patronale e dei festeggiamenti del ventennale della Federazione Campanari Bergamaschi, le porte della torre campanaria sono state aperte al pubblico: quasi 100 persone sono state coinvolte in questo particolare e insolito evento, dai più giovani ai più anziani, hanno avuto la possibilità di salire fino alla cella campanaria e assistere al suono manuale d’allegrezza delle 8 campane in Re bemolle, così come si faceva prima dell’avvento dell’elettrificazione del campane, avvenuta intorno alla metà degli anni ’70.

Nella primavera di quest’anno, infatti, è stata ripristinata la tastiera per il suono manuale d’allegrezza, dopo oltre 40 anni di completo automatismo dei bronzi: il campanile della Chiesa di San Leone è uno dei pochissimi in Val Cavallina che possiede il doppio sistema. Il primo rispristino di un certo spessore è avvenuto nel 2014 a Gorlago, seguito poi, nel 2017, dal campanile di Entratico e nel 2021 da Vigano San Martino.

In paese, la Federazione Campanari Bergamaschi, da 10 anni suona sui campanili delle frazioni di Sant’Ambrogio e di Valpredina durante le feste patronali: fortunatamente le frazioni hanno sempre mantenuto il sistema di suono manuale, all’appello mancava solo la Chiesa Parrocchiale, elettrificata intorno alla fine degli anni ’70 e che, fortunatamente, è stata anch’essa aggiunta all’elenco dei campanili suonabili manualmente.

L’evento ha scaturito tra i più anziani i ricordi di infanzia e di gioventù, parecchi visitatori hanno raccontato quando, in compagnia del sacrista, entravano nel campanile ad aiutare a tirare le corde per le varie funzioni religiose della comunità, chi tristemente racconta quando nel 1943, durante la II Guerra Mondiale, i militari hanno requisito le tre campane maggiori per trasformarle in cannoni e armi belliche, poi inizia a raccontare con entusiasmo quando nel 1954 arrivò l’attuale nuovo concerto, in sostituzione dell’antico concerto di 8 campane in Mi bemolle fuso dalla fonderia Angelo Bianchi smembrato dalla guerra. Questo mi fa tornare in mente un ricordo personale, quando, ancora diversi anni fa, un signore raccontava di quando le nuove campane erano disposte, in fila e tutte addobbate, in chiesa di fronte all’altare di San Carlo; in casa aveva in un’urna con diversi risparmi accumulati nel tempo e li aveva donati tutti per sanare il costo sostenuto dalla parrocchia per l’acquisto delle nuove campane.

Il ripristino della tastiera ha riportato sul campanile anche uno dei campanari storici del paese, Fiorindo Lonni, classe 1938, il quale ci ha regalato diversi brani della sua memoria. Ogni suono del passato è un tesoro da tutelare e in questo la Federazione Campanari Bergamaschi lavora per salvaguardare il mondo della pratica tradizionale.

L’evento è stato molto apprezzato dai partecipanti, ed è già in programma una seconda edizione durante il corso del 2023, quando Bergamo e Brescia saranno capitali della cultura: le visite guidate ai campanili rimangono una delle migliori iniziative per promuovere e far conoscere la tradizione del suono delle campane alla gente, un’arte che dal 2015 è stata riconosciuta come Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine.

Un ringraziamento personale, da campanaro e Sanleonese, va a Don Nunzio, che ci ha dato la possibilità di svolgere le visite guidate e far conoscere alla gente questa nostra passione e quest’arte antica, ai volontari di San Leone che si sono spesi per la buona riuscita dell’evento e all’amministrazione comunale di Cenate Sopra, che ha sostenuto l’iniziativa.

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