Bergamo-Brescia 2023. Visite guidate al campanile di Telgate

La tradizione del suono manuale delle campane nella terra di Bergamo conosce vita sin dalla metà del diciottesimo secolo, con il tramandarsi di un ricco patrimonio di suonate d’allegrezza, vale a dire a tastiera, che nel corso delle generazioni è giunto oralmente sino al nuovo millennio. Le attività della Federazione Campanari Bergamaschi sono volte a divulgare questo patrimonio, riattivando le attività delle squadre campanarie già esistenti e promuovendo, attraverso le scuole per i più giovani, il pieno rilancio della tradizione.

Telgate è terra di confine posta in prossimità del fiume Oglio, e condivide con Palosco e Palazzolo le molteplici ricchezze architettoniche e campanarie. Telgate è diocesi di Bergamo ma è l’ultimo paese che fa sostanzialmente da frontiera nei rapporti con la terra bresciana, aspetto cruciale nella manifestazione di questo anno 2023. La torre campanaria faceva parte del gruppo di torri che delimitavano l’antico castello dei conti Marenzi. Nel 1736 una delle ultime torri rimaste in funzione venne acquistata dalla parrocchia e trasformata in torre campanaria. Si tratta di un manufatto medievale su cui, a partire dalla prima metà dell’Ottocento, sono state installate otto campane. Le prime fuse da Crespi di Crema nel 1835, a seguire da Monzini di Bergamo nel 1839 e con rifusioni post belliche da parte di Ottolina di Bergamo nel 1948. Nei decenni passati il suono tastiera è sempre stato patrimonio della famiglia Tensi, famiglia di campanari storici. Negli ultimi anni la tastiera manuale, rimasta abbandonata, è stata ripristinata all’uso dalla Federazione Campanari Bergamaschi in collaborazione con la Parrocchia di Telgate, e periodicamente vengono tenute visite guidate e suoni di campane per le maggiori solennità. Il repertorio che viene eseguito spazia tra le musiche di Palosco, Chiuduno e quelli delle vallate bergamasche, secondo la tradizione più antica del suono tramandato oralmente. 

La salita al campanile organizzata per domenica 23 aprile 2023 ha l’obiettivo di coinvolgere i visitatori, portandoli all’interno di un mondo plurisecolare che non ha mai conosciuto soluzione di continuità, mantenendo viva una tradizione che si è sempre mantenuta nell’alveo della Chiesa, ma che ha condiviso la musica e le cadenze popolari del canto, del repertorio bandistico e, nelle epoche più recenti, delle canzonette che dai 78 giri e dai Festival di Sanremo hanno proposto successi che sono divenuti parte del vivere quotidiano sino agli anni ‘70 del Ventesimo secolo. I giovanissimi della tradizione e della Federazione continuano questa memoria con le antiche suonate e con brani di loro composizione, che, nella loro creatività, si mantengono in un alveo dei contorni ben definiti e sempre sorprendenti.

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