Cronache campanarie: le campanine ‘illuminano’ la Basilica di Clusone

Applaudito e partecipato concerto alla Basilica di Clusone nella serata di mercoledì 28 luglio 2021 per celebrare i 400 anni del campanile, i 60 anni di elezione a Basilica della Chiesa Arcipresbiterale e i 10 anni del Museo della Basilica. Nello splendido scenario montano che ospita la Basilica, le campanine della Federazione Campanari Bergamaschi hanno raccontato una tradizione plurisecolare all’interno di un tempio religioso di notevole ricchezza artistica. L’intervallarsi dei brani della tradizione con i momenti divulgativi offerti dagli stessi musicisti e dagli esperti storici intervenuti nel corso della serata, hanno dato lustro a un bene di sicuro merito.

Ciò che indubbiamente, agli occhi del campanaro, salta all’occhio, è l’imponente struttura del campanile, che ospita un concerto di 12 campane fuse nel 1925 dalla fonderia Francesco d’Adda di Crema. Si tratta di un bene da rivalutare pienamente, sebbene recentemente restaurato, affinché possa quanto prima recuperare i sistemi di suono manuale per poter rappresentare in modo degno quella che è stata la memoria degli avi virgola, con grande perizia scelsero uno dei migliori esempi di forgiatura bronzea che potessero essere offerti sul mercato di primo ‘900.

I ragazzi della Federazione Campanari Bergamaschi hanno alternato al suono delle campane il suono sulla tastiera con campanelli proprio per esemplificare e illustrare ciò che avviene in cima al campanile quando si suona l’allegrezza, termine di origine medievale che veniva indicato per rappresentare la gioia per la nascita di Gesù dopo le doglie di Maria. Un tipo di definizione molto spesso accompagnato dalle vivaci melodie delle pive, dalle zampogne e, nel caso bergamasco, dal baghèt, che è andato nel corso dei secoli a indicare il suono a carillon tipico del patrimonio bergamasco.

Il suono delle campane, oggi riconosciuto come Patrimonio Immateriale delle Alpi dalla Regione Lombardia, resta un esempio unico di sintesi tra musica popolare e musica religiosa, sottolineando la struttura e la natura poliedrica delle campane, votate a indicare gli eventi della comunità e delle comunità sia dal punto di vista civile che da quello squisitamente religioso. Il filmato che riportiamo qui sotto illustra i punti salienti del concerto.

Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all’ottima riuscita della serata, con un particolare ringraziamento all’Arciprete della Basilica, Don Giuliano Borlini, al sacrista Pierluigi e a tutti coloro che hanno dimostrato sincero entusiasmo rispetto alla proposta musicale presentata. L’illuminazione serale della basilica e del campanile è stata la cosiddetta ‘ciliegina sulla torta’, che è andata a coronare un momento di musica e immagini sonore di certo spessore e di incidenza sullo spirito di tutti i presenti. Per maggiori informazioni sulle attività di recupero e di rilancio della tradizione campanaria attraverso le scuole campanarie, l’integrazione degli impianti elettrificati con i sistemi manuali e laboratori di carattere formativo, contattare l’indirizzo info@campanaribergamaschi.net e il sito www.campanaribergamaschi.net

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