Cronache campanarie. Musicoterapia per anziani in concerto

20180422_160204Emozionante esperienza con le campanine domenica 22 aprile 2018 presso la residenza Santa Chiara di Bergamo nel periodo successivo alla Pasqua. In occasione dell’incontro con una terza età attenta e partecipe, i più piccoli della Scuola Campanaria di Scanzo, insieme ad altri suonatori, si sono ritrovati presso la residenza che si trova a due passi dal campanile di Sant’Alessandro in Colonna per raccontare con le note di strumenti popolari antichi il progetto di riscoperta della tradizione. Come spesso accade in eventi di questo genere, a contatto con persone bisognose di compagnia o anziani in difficoltà o affetti da problemi di salute, la musica offre sempre un versante terapeutico l’indubbio risultato. Molti studi hanno provato come nell’ascolto delle melodie l’elemento ritmico sia di grande stimolo per tutte quelle zone cerebrali che nel corso dell’età, con l’invecchiamento, deperiscono o si fossilizzano. Il suono delle campanine sostenuto dalla chitarra accende gli occhi e i cuori degli ascoltatori di maggiore età, che generalmente, alla fine del concerto, si avvicinano con grande entusiasmo a semplicissimi risuonatori costituiti da tubi in metallo in ottone o piastre in vetro.

Una tradizione sempre antica e nuova che trova spesso riscontro nella testimonianza di anziani che un tempo salivano a suonare in cima alla cella campanaria o che furono essi stessi protagonisti nel suono a corda all’interno delle proprie parrocchie. Energia curativa della musica, che lavora sia sulla parte puramente manuale che quella cerebrale dell’uomo, consentendo di recuperare vivacità, voglia di vivere, sorriso e proiezione verso l’esterno e verso gli altri. Da questo punto di vista le campanine sono sempre state strumento di garanzia della continuità della tradizione. A tale proposito possiamo ricordare le numerose interviste svolte con campanari anziani, i quali, messi di fronte alle capanine, ringiovaniscono improvvisamente nel ricordare melodie eseguite 40, 50 o 60 anni prima. La potenza ridestante della musica della tradizione offre quindi sempre nuove prospettive e nuovi orizzonti per chi voglia ritornare a poter sperimentare le emozioni più immediate che le sette semplicissime note del suono delle campane offrono ad esecutori ed ascoltatori. Per interventi nelle case di riposo e istituti di cura, contattare: luca.fiocchi@libero.it

Un grazie sincero a Fiorella Fronterrè, animatrice presso la residenza Santa Chiara e madre di due dei nostri giovani e valenti suonatori.

Sul tema delle musicoterapia per anziani, proponiamo tre link d’interesse:

http://www.terapiamusicale.eu/curare-anziani

http://www.benessere.com/psicologia/arg00/musicoterapia/anziani_musicoterapia.htm

http://www.musica-spirito.it/musica-scienza/lascolto-terapeutico-per-anziani/

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