Ottavo Concerto di Campane per la Solennità di Sant’Alessandro a Bergamo

La Federazione Campanari Bergamaschi, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio del Comune di Bergamo e la Diocesi di Bergamo, propone l’ascolto delle sue campane da trentotto campanili di Città Alta e Città Bassa in sequenze di quindici minuti che coinvolgeranno bronzi storicamente collocabili tra la seconda metà del XV secolo e il Secondo Dopoguerra. Tale patrimonio che verrà suonato da una settantina di giovani e adulti della onlus che ha contribuito in misura determinante a far riconoscere nel 2015 dalla Regione Lombardia il tesoro campanario del territorio bergamasco come Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine.

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La Regione Lombardia ha prodotto nell’estate del 2016 filmati di carattere documentaristico su tale patrimonio risalente alla seconda metà del XVIII secolo che annovera un migliaio di suonate a tastiera in corso di trascrizione e un complesso sistema di segni per il suono a corda. Si tratta di un tesoro unico nel suo genere che ha ritrovato nuova linfa attraverso le nuove generazioni con scuole campanarie, mostre, laboratori, visite guidate ai campanili, concerti di campanine e incontri pubblici, oltre a pubblicazioni audio e cartacee. Il concerto cittadino viene seguito da molti turisti in Piazza Vecchia (la piazza della Cattedrale) e sulle mura di Città Alta, oggi dichiarate Patrimonio dell’Unesco. Si tratta di un contorno ragguardevole che ha consentito di apprezzare un timbro antico in uno scenario assolutamente incomparabile, proprio in virtù del contesto sonoro che si crea.

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Il manifesto illustra tutti gli orari di suono dei campanili manuali, a doppio sistema e totalmente elettrici, che si alterneranno tra le 10:00 e le 12:00 del 25 agosto. Nel corso delle diverse edizioni che si sono succedute negli anni, il concerto di campane ha visto un crescendo di partecipazione. La prima edizione era partita con il semplice obiettivo di far suonare le tre campane della Torre Civica, che sino al 2009 vedevano unicamente il suono del campanone, essendo le due minori inutilizzate. Dopo il pieno ripristino del loro uso, sulla base dell’esperienza che la Federazione Campanari Bergamaschi aveva vissuto a Milano con il Festival MITO – che aveva visto il suono dei campanili del centro cittadino con 1500 persone sul tetto del Duomo per ascoltare i bronzi nel silenzio del primo mattino – era stata ipotizzata l’idea di coinvolgere i campanili di Città Alta, imitando così il modello meneghino. La proverbiale passione orobica per le campane ha portato in breve tempo a un pieno coinvolgimento dei campanili delle chiese parrocchiali e sussidiarie, dai colli alla pianura e alle periferie, per dare un segnale autentico della festa attraverso i segni del suono a scala e dei concerti d’allegrezza (o a tastiera), i cui protagonisti sono, essenzialmente, i giovani dell’associazione. Gli interessati possono contattare per dettagli il sito www.campanaribergamaschi.net 

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