Suoni di confine: Giornata campanaria a Bagolino (Brescia)

La riscoperta della tradizione delle campane prende forma in una delle località lombarde più rinomate per la tutela delle usanze antiche: parliamo di Bagolino, centro della Valle Sabbia (Brescia) che custodisce uno dei carnevali più antichi e caratteristici del mondo occidentale, con un repertorio di danze musiche da ballo eseguite su strumenti ad arco che presentano profonde analogie con il repertorio del suono d’allegrezza delle valli bergamasche. Dall’incontro della Federazione Campanari Bergamaschi con l’Associazione Habitar in sta terra nella scorsa estate è sorta l’idea di riscoprire il repertorio e il patrimonio campanario locale attraverso interviste a chi suonava nell’epoca precedente l’automazione delle nove campane della parrocchiale e l’analisi dei bronzi presenti sulle numerose torri campanarie. Di particolare interesse è il caso delle campane bresciane, che in molti casi si presentano con concerti ancora integri scampati alla requisizione bellica. Numerosi concerti di Maggi, Prùneri, Bianchi e Barigozzi sono rinvenibili nei campanili vallari e di pianura, segno che la resistenza rispetto al decreto di requisizione del 1942 aveva incontrato resistenze e soluzioni alternative in misura ben maggiore rispetto a Bergamo. La Parrocchiale di San Giorgio presenta un notevole concerto di nove campane in Si bemolle fuso nel 1931 da Francesco d’Adda di Crema (quasi gemello del concerto di campane della Madonna della Gamba di Albino) e mantenutosi intatto nei suoi 83 anni di vita, pur privato di corde e tastiera durante l’automazione. Proprio dal progetto di riscoperta della tradizione campanaria ha preso il via il progetto di reinstallazione delle corde per il suono manuale delle campane, che saranno protagoniste domenica 23 novembre 2014 in occasione della Solennità di Cristo Re.

Campane-Bagolino

Le nuove campane di Bagolino al loro arrivo nel 1931. Immagine lanciata dal Parroco Don Paolo Morbio su Facebook, che ringraziamo sentitamente per la sensibilità manifestata verso il progetto di riscoperta.

La giornata vedrà, nella mattinata, due momenti di suono di campane a distesa prima e dopo la Messa delle 10:30, cui seguirà, nel pomeriggio, il suono di campane abbinato a quello delle campanine, i tradizionali risuonatori in vetro, metallo e ottone impiegati dai campanari per esercitare i brani eseguiti a tastiera in cima al campanile nei giorni di festa. Il materiale, proposto dalla Federazione Campanari Bergamaschi (Onlus promotrice dell’iniziativa con la Federazione Bresciana Campanari), sarà utilizzato come strumento per realizzare laboratori di educazione al suono delle campane per i più piccoli che si avvicineranno al campanile in festa. Alle campanine si uniranno tastiere con campanelli e pannellature illustrative che racconteranno la riscoperta della tradizione delle campane, progetto attuato dal 1998 con la riconversione in terra bergamasca, e per riflesso già in alcune località della cugina terra bresciana, di un buon numero di concerti campanari automatizzati e spogliati dei sistemi di suono manuale. La sensibilità manifestata a Bagolino verso il patrimonio artistico e orale e le sue iniziative per la conservazione, trova certamente nella giornata del 23 novembre un’occasione importante per la ripresa di uno dissoltosi nei decenni del dopoguerra. La presenza di un concerto di nove campane ne sono prova certa, tant’è che, sulle stesse, si possono riproporre alcune delle suonate più belle del Carnevale di Bagolino, nella maggioranza monferrine e altri balli staccati che paiono richiamare un’antica ascendenza cortigiana: un patrimonio oggetto di ricerca dal 1972 e iscritto al Registro delle Eredità Immateriali della Regione Lombardia .

Per informazioni sull’iniziativa contattare gli indirizzi segnalati sul manifesto sotto riportato.

Manifesto-Modello-Bagolino-Sito

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