Cronache campanarie da Levate: calorosa accoglienza in pianura bergamasca

Calorosa accoglienza nella pianura bergamasca per il concerto di campanine della Federazione Campanari Bergamaschi in occasione dell’Epifania 2016 presso la Sala Civica di Levate. Un programma incentrato sul racconto del progetto di divulgazione e rilancio della tradizione iniziato alla fine degli anni ’90 con la proposta della costituzione di un’associazione che unisse le forze campanarie presenti sul territorio per porre limite al fenomeno dell’automazione dei concerti campanari con la sistematica rimozione degli strumenti per il suono manuale dei bronzi, operazione condotta dalla fine degli anni ’60 sino al 2000 dalle ditte del settore.

Gruppo

Operando oggi su un centinaio di campanili delle valli e della zona circostante la città di Bergamo, la pianura resta una frontiera importante su cui lavorare per recuperare impianti manuali. La Federazione Campanari Bergamaschi, impegnata sui campanili di Stezzano, Arcene, Verdellino, Osio Sotto, Zanica e altri centri rilevanti o da riscoprire, punta per i prossimi anni a progetti di semina di cultura campanaria e preoccupazione per la tutela di beni nascosti.

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Nel corso di anni di ricerca è stato possibile registrare e salvare i repertori del suono a tastiera di Suisio, Bottanuco, Boltiere, cui si sommano fondamentali lavori di documentazione di ricercatori quali Valter Biella nel corso degli anni ’90. Nel corso del concerto, costruito su un programma di suonate d’allegrezza delle valli ed esempi di suono a tastiera a cura dei giovani allievi e dei maestri, si sono affrontate le tematiche relative alla salvaguardia dei patrimoni immateriali, di cui la tradizione campanaria bergamasca è divenuta parte integrante nell’inventario della Regione Lombardia dal settembre del 2015.

Campanine

Il senso della fatica del recupero e della salvaguardia è stato riassunto dall’Assessore alla Cultura di Levate Stefano Asperti nel discorso finale a chiusura del concerto. “Ringrazio le persone presenti e la FCB per il lavoro che svolge contribuendo a salvaguardare un pezzo di cultura. Pur non essendo in forma scritta, il patrimonio orale è prezioso. Non dobbiamo pensare che ciò che viene portato avanti tramite la stampa e manoscritti sia l’unica forma di cultura. Anche tutto questo patrimonio, come le fiabe, è stato tramandato per secoli, se non per millenni, di persona in persona. Quindi, il fatto di riuscire a fare questo lavoro e conservare un pezzo della nostra cultura è assolutamente importante. Grazie perché con quest’opera di volontariato si sta recuperando il patrimonio non solo immateriale ma anche materiale della tradizione delle campane. Anche questo è un lavoro preziosissimo.”

“Grazie per insegnare ai ragazzi il suono di uno strumento a tutti gli effetti: sia le campanine che le campane sono strumenti a tutti gli effetti e non facili da suonare per la coordinazione corporea. La nostra vita è scandita dalle campane: il loro suono tocca la nostra esistenza. Ci sono i momenti ordinari ma anche tutti i nostri ricordi, le feste patronali e di vita religiosa che riuniscono le nostre comunità. Ricordarcelo anche attraverso un concerto di così grande qualità significa toccare le nostre esistenze e le nostre vite quotidiane. Grazie.”

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