Scomparso il campanaro di Alzano Lombardo Giacomo Donadoni

Ci ha lasciato giovedì 4 giugno 2015, all’età di 93 anni, il campanaro di Alzano Lombardo Giacomo Donadoni (1922-2015). Portatore della memoria storica delle suonate della Basilica di Alzano e noto per la fotografia presente in Internet che lo ritrae ventenne sul campanile della chiesa locale con cerchietto ai capelli mentre esegue un brano di allegrezza, Donadoni ha trasmesso agli archivi della Federazione Campanari Bergamaschi le suonate apprese dai campanari più anziani del posto mentre prestava servizio di sacrista e campanaro prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Giacomo Donadoni, che non era parente del maestro Giulio Donadoni di Grumello de’ Zanchi, sebbene la famiglia dello zognese fosse venuta nel 1830 da Alzano, ricordava suonate per undici campane, indice di un repertorio ampio che si era forgiato su un concerto più ampio di quello attuale. Una parte del repertorio trasmesso è stato incluso nel CD Sunada Longa, pubblicato nel 2010. Un breve filmato relativo all’intervista effettuata nel 2006 presso la sua casa di Alzano si trova nei primi due minuti e mezzo di questo link al documentario relativo al CD. Resta la testimonianza importante di un uomo dalla lucida memoria, che aveva sottolineato nei suoi racconti la difficoltà di essere e in servizio presso la parrocchia locale. Il padre di Giacomo viene ritratto in una foto memorabile del 1943, quando in pieno conflitto bellico le campane maggior vennero requisite per farne cannoni da guerra.

Giacomo-Donadoni-Alzano

Donadoni nell’intervista realizzata nel 2006

Un sincero Grazie a Giacomo Donadoni – campanaro, organista e direttore di corali di Alzano, Villa di Serio e Nese – per quanto ha potuto darci con la sua simpatia, schiettezza e arte musicale, gesti premiati nel novembre del 2010 con una targa la merito in occasione della presentazione del CD sulla tradizione campanaria della Media Valle Seriana. Grazie al figlio fotografo di fama internazionale Danilo Donadoni, che ha permesso di recuperare e divulgare foto storiche sul padre e sul nonno altrimenti destinate a cadere nell’oblìo. Un momento d’intensa commozione che vuole essere per i nostri giovani campanari, protagonisti del rilancio della tradizione, un modo per riscoprire ed eseguire sui campanili le suonate del repertorio del Donadoni seriano.

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