Roncobello incontra l’Europa nel gemellaggio corale e campanario

Le giornate del 23, 24 e 25 luglio 2011 hanno costituito un importante momento di crescita e conoscenza per la Scuola Campanaria di Roncobello, che da anni promuove progetti d’incontro con altre realtà territoriali europee che hanno al centro l’interazione tra l’uomo e l’ambiente, la ricerca, il ‘culto’ della tradizione e la ricerca della dimensione ‘naturale’ del vivere attraverso la musica.

Dopo l’esperienza dei campanari inglesi e della loro splendida pianura costellata da castelli e campanili, l’arso entroterra sardo dei borghi inalterati, la costa spagnola dei villaggi autunnali adagiati sul mare, è giunto il momento di accogliere una comunità davvero singolare, sintesi di un’Europa che si muove, viaggia, conosce e cerca un modo di vivere migliore rispetto a quello in cui è nato e cresciuto, un cammino verso un contatto umano autentico. È questa probabilmente la chiave di lettura che motiva le esperienze e gli incontri per gli angoli d’Europa, lontani dal frastuono delle città, dal consumo facile e dalla cultura servita su un piatto, che spesso impedisce di cogliere le peculiarità di un luogo.

Grazie alla nostra amica Helen Baines è stato possibile realizzare un bellissimo gemellaggio musicale con cantori appassionati provenienti da Inghilterra, Olanda e Svezia, residenti per la maggior parte dell’anno in Spagna e curiosi di conoscere un altro angolo del nostro continente, ricco di arte religiosa e di paesaggi naturali incontaminati. CHORALE – questo è il nome del gruppo guidato dall’esperta maestra e compositrice Christine Eames – ha offerto una notevole interpretazione del canto polifonico europeo con una carrellata attraverso i secoli della produzione madrigalistica, operistica e propriamente corale. Nel concerto di Baresi del 24 luglio, CHORALE ha offerto importanti esempi del repertorio rinascimentale inglese con Non nobis Domine di William Bird, Sweet nymph, come to thy lover, April is in my mistress’ face, Now is the month of maying e The Silver Swan, opere di Thomas Morley. Il Coro della Scuola Campanaria, gruppo ospitante dell’evento, ha inframezzato il concerto con l’esecuzione di Se chanto (canto tradizionale occitano), Dolce sentire (dalla pellicola Fratello sole Sorella luna) eDolce la voce (traduzione italiana dello statunitense Whispering Hope). CHORALE ha proposto, a seguire, una serie di apprezzati interventi solisti tratti dal repertorio di Händel, Antonio Caldara e Mozart (Lascia ch’io pianga, O lovely peace, Selve amche e Voi che sapete che cos’è amor). Il coro della Scuola Campanaria ha poi proposto due brani ‘a cappella’ tratti dal repertorio tedesco di fine XVI (Come una rosa eterna) e dal patrimonio dei canti alpini (Signore delle cime), per chiudere con un canto provenzale natalizio (Lei Pastoreu). Nella parte finale del concerto CHORALE ha proposto cinque canti di stile moderno, muovendosi tra Anton Bruckner (Locus Iste), Sergei Rachmaninov (Ave Maria), Howard Goodall (The Lord is My Shepherd), John Taverner (Song for Athene), Andrew Lloyd Webber (Pie Jesu), per chiudere con il famosissimo Hallelujah di Händel. Il concerto ha profondamente emozionato il pubblico per l’interazione garbata tra i due cori, portatori di un repertorio differente quanto complementare all’orecchio dell’ascoltatore. CHORALE ha offerto un’immagine serena, sorridente, comunicativa, competente e mai banale, diretto con sapienza da un direttore esperto ed estremamente accurato e meticoloso nelle scelte organizzative e interpretative.

L’esperienza si è riproposta a Trabuchello la sera del 25 luglio con un concerto che ha abbinato le campanine di Roncobello e CHORALE in un contesto artistico di grande interesse quale la chiesa recentemente restaurata di Santa Margherita. Il coro ha avuto modo di conoscere da vicino le tecniche del suono delle campane a corda e il repertorio delle campanine, in un percorso di motivi incentrati sulla letteratura campanaria della Valle Brembana, caratterizzato dal suono dei metallofoni e dalla tastiera a campanelli. CHORALE, che ha riproposto parte del repertorio della serata di Bàresi, integrato con qualche brano solista ampiamente apprezzato (Lasciar d’amarti di Francesco Gasparini).

A fìne serata, gli organizzatori dei concerti hanno offerto un rinfresco agli ospiti e agli spettatori, momenti conviviali importanti che hanno integrato le visite attente alle due bellissime chiese in cui si sono tenute i concerti. La cultura britannica e nordica, profondamente amante dell’oggetto antico e della cura del bene artistico, si è interrogata sulla grande spesa che le nostre piccole comunità devono affrontare per mantenere le nostre chiese, autentici musei che meriterebbero migliore tutela, se non fosse per il fatto di trovarsi in un Paese ricolmo di beni artistici quanto affetto da incapacità di controllo di un’eredità spesso impossibile da conservare adeguatamente.

La bella amicizia nata tra i due gruppi lascia sperare in una possibile nuova esperienza in Spagna, ricca di possibile prospettive di conoscenza e nuovi stimoli artistici per chi ha trovato nuova vita nella Penisola Iberica e per chi, grazie all’Europa che si stringe, si affaccia sul mondo portando una tradizione locale di notevole importanza, tanto a livello musicale quanto canoro.

A seguire, alcuni filmati dei concerti di Bàresi e Trabuchello.

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[youtube 1qvAWMuBkuA]

The Lord is My Shepherd

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Non nobis Domine

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[youtube eZUq5yCEyYw]

[youtube _wjdRfqh1vE]

Concerto di campanine

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