Si è tenuto l’incontro preliminare del Raduno Nazionale Campanario di Cividale del Friuli

Domenica 10 aprile 2011 si è tenuto a Bologna l’incontro preliminare in vista del Cinquantunesimo Raduno Nazionale Campanari d’Italia, che avrà luogo a Cividale del Friuli nel prossimo mese di giugno. Presso l’Istituto Salesiano di Bologna, alla presenza di una ventina di rappresentanti delle associazioni italiane, il presidente del Gruppo Campanari Padre Stanislao Mattei di Bologna, Gabriele Sarti, ha dato inizio all’incontro, spiegando come sin dalla fine degli anni Novanta si fosse parlato della necessità di fondare un ente campanario nazionale. A suo avviso, i punti nevralgici sono: la fondazione di una Federazione o Tavolo Permanente; una richiesta di riconoscimento dell’esistenza della tradizione e del patrimonio delle campane da parte degli enti statali; ottenere un sostegno a livello legale per i problemi sorgenti dal disturbo sonoro arrecato a terzi dal suono delle campane; conseguire un riconoscimento ufficiale come ente campanario nazionale da parte della CEI; coinvolgimento e partecipazione di tutte le associazioni italiane nella calendarizzazione degli incontri nazionali; stimolare la partecipazione delle diverse realtà campanarie locali alle manifestazione organizzate da altre associazioni insistenti sul territorio italiano.

Il presidente dell’Unione Campanari Bolognesi, Mirko Rossi, ha sottolineato come la competenza per i disturbi acustici sia appannaggio delle ASL Regionali. A ciò si è sommata la proposta di fornire sostegno ai parroci che in futuro incorressero in denunce per il disturbo arrecato dal suono delle campane.

Nella seconda parte dell’incontro si è affrontata la questione delle associazioni provvisoriamente iscritte a un albo nazionale, procedendo a depennare le associazioni che hanno cessato di esistere e includendo le nuove emerse nell’ultimo periodo.

In vista della creazione di un ente nazionale per la promozione e la tutela della tradizione campanaria, è stato proposto di costituire un consiglio che rappresenti le diverse associazioni italiane, consiglio che, a propria volta, sarà chiamato a nominare un direttivo con le tipiche cariche associative. Il consiglio dovrebbe essere così composto da delegati, designati da ciascuna associazione, il cui numero varierà a seconda del numero di iscritti di ognuna delle associazioni aderenti l’ente nazionale. Ogni associazione potrà presentare un delegato se formata da un numero massimo di venti iscritti; due delegati per un numero compreso tra venti e cento iscritti; tre delegati per un numero compreso tra cento e cinquecento; quattro delegati per un numero superiore oltre i cinquecento iscritti.

Su queste basi, il comitato promotore dell’associazione nazionale invita tutti gli enti campanari italiani ad aderire all’iniziativa di Cividale del Friuli, per un’azione capillare sul territorio supportata da un’istituzione centrale a tutela delle singole realtà locali.

Sotto: immagini dell’incontro di Bologna

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