Curno alla riscoperta della tradizione campanaria orobica

Curno, centro a pochi chilometri da Bergamo, riscopre nel 2022 la tradizione del suono secolare delle campane grazie a un ciclo di incontri dedicati al suono e al significato del suono dei bronzi. Iniziativa a cura di Manuela Magni, divulgatrice culturale che si è occupata di approfondire il significato di un patrimonio forgiatosi dal XV secolo in avanti e oggi tutelato dalla Regione Lombardia come Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine. Un ciclo di incontri a cadenza mensile, che tra l’1 febbraio e il 5 aprile vedono protagoniste le campane e, in particolare, il complesso dei dieci bronzi di Curno, salvati dalla requisizione bellica, che ancora oggi rappresentano uno dei patrimoni sono più interessanti della diocesi bergamasca. Nel corso della 2021, grazie al ripristino del suono manuale della tastiera manuale in cima al campanile, le dieci campane fuse nel 1927 e 1951 da Barigozzi di Milano sono tornate ad essere suonate manualmente in occasione delle maggiori solennità dell’anno.

E sarà così anche alla conclusione del ciclo delle tre conferenze: il primo incontro è stato all’inizio di febbraio, avrà un secondo appuntamento in marzo e si chiuderà agli inizi di aprile. Iniziativa inclusa nella rassegna Felicittà, promossa dal Comune di Curno. Il primo maggio, nel quadro degli eventi pomeridiani, concerto di campane d’allegrezza dall’alto della cella campanaria della chiesa di Santa Maria Assunta. Un plauso dalla Federazione Campanari Bergamaschi per questa iniziativa e un ringraziamento per il coinvolgimento nelle attività che rilanciano una tradizione importante nella storia della terra orobica, che vede avvicinarsi nuovi giovani per mantenere in vita pratica senza soluzione di continuità. Alleghiamo il manifesto con il calendario degli eventi che invitiamo a seguire nel corso dei prossimi mesi.

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