Cronache campanarie: Cenate San Leone incantata dal castello mobile della FCB

Giornata di musica intensa a Cenate Sopra domenica 10 ottobre, con il castello mobile della Federazione Campanari Bergamaschi che ha portato un tocco di allegria in più in una giornata di festeggiamenti per l’ingresso del nuovo parroco, don Nunzio Testa.
Già dalle prime ore della mattinata, il paese e le sue frazioni sono stati avvolti dalle dolci note dei bronzi; intorno alle 9:00 i campanari, a bordo del camioncino che trasportava la struttura, hanno dato il via al concerto itinerante. Dopo aver lasciato il sagrato della Chiesa di San Leone Magno, il castelletto ha percorso le vie del centro di San Leone, bambini e ragazzi diretti al catechismo si fermavano, con i genitori, sui marciapiedi, per osservare ed ammirare uno spettacolo insolito e per certi versi unico: non tutti i giorni si è soliti vedere le campane ad “altezza uomo”, ancor più strano è vederle suonate manualmente.

Una volta completato il giro a San Leone, la frazione di Valpredina è stata la prossima tappa del giro musicale: dopo una breve e ripida salita si è giunti nella piccola frazione che ospita la chiesa di Santa Croce. 3 campanelle manuali, che durante la festa Patronale a settembre, la Federazione Campanari Bergamaschi, dal 2015, suona d’allegrezza e a distesa, per donare un tocco di festa e solennità.
Dopo aver lasciato Valpredina, prima raggiungere il luogo dove Don Nunzio è stato accolto dalla comunità, il castello ha raggiunto il piccolo borgo della frazione di Sant’Ambrogio. La gente incuriosita dal suono delle campanelle si è affacciata alla finestra, salutando, applaudendo i suonatori, che già da 10 anni operano sul campanile della chiesa, suonando durante la festa patronale le 5 campane della frazione.

Una volta terminato il giro nelle frazioni, il castello mobile ha raggiunto il luogo di accoglienza di don Nunzio, il quale non si è fatto attendere: alle 10:00 puntualissimo è arrivato e tra gli applausi dei San Leonesi e le allegrezze della Federazione Campanari Bergamaschi, ed è stato accolto come nuovo parroco dalla comunità di San Leone.
Durante la processione per raggiungere la Chiesa Parrocchiale, valzer, polche e monferrine delle valli bergamasche, hanno ceduto il posto ai brani mariani, che hanno fatto da sottofondo al solenne corteo, rendendo omaggio alla Beata Vergine del Rosario che, nel mese di ottobre, è ricordata e sentita in tutte le comunità bergamasche, tra le quali anche San Leone, nella cui chiesa Parrocchiale è custodita la preziosa statua Fantoniana della Madonna del Rosario.

Al termine della funzione delle 10:30, i fedeli all’uscita della chiesa, sono stati accolti dei brani della tradizione campanaria bergamasca, suonati dagli allievi e maestri delle Scuole Campanarie, che hanno intrattenuto la gente, per la maggior parte stupita dalla giovane età dei suonatori e della passione per una tradizione che fino ai primi anni 2000 stava lentamente scomparendo, un’ascesa fermata, appunto, dai giovani appassionati e dalle famiglie che sostengono questa loro importantissima passione.

A mezzogiorno alcuni ragazzi della FCB hanno suonato, purtroppo in elettrico-manuale, a concerto le campane della Chiesa Parrocchiale: un bellissimo concerto di 8 campane in Reb3, fuse dalla fonderia Cremasca Luigi d’Adda, conosciuto come uno dei più bei concerti della Valle Cavallina, purtroppo però totalmente elettrificato e privo del doppio sistema per il suono manuale delle campane; la presenza della Federazione Campanari Bergamaschi, vuole essere, oltre che motivo di festa per l’ingresso di Don Nunzio, una testimonianza per rilanciare una tradizione che avvicina un numero importante di giovani ad un patrimonio tutelato dalla Regione Lombardia come Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine, non da meno, un motivo per la popolazione locale di ripristino dei sistemi di azionamento manuale delle campane.
Nel pomeriggio la festa e i suoni sono proseguiti in oratorio, dopo un pranzo in compagnia, tra suoni d’allegrezza e a distesa.

Da San Leonese, colgo l’occasione per augurare a Don Nunzio, i migliori auguri di buon cammino nella nostra parrocchia e per ringraziare chi ci ha invitato a suonare e chi ha messo a disposizione il camioncino per trasportare la struttura, e da campanaro spero che la comunità, dopo aver visto da vicino il castello mobile, quindi la tradizione campanaria bergamasca, possa capire il valore delle campane, sia come strumento di richiamo alle funzioni, sia come patrimonio culturale e musicale.

Per informazioni sul castello mobile e sulle nostre iniziative, contattaci.

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