Cronache campanarie da Solto Collina – An Angelic Christmas!

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Anche questo anno 2018 sta per concludersi e il periodo Natalizio certo non si fa attendere, pian piano, molto timidamente gli addobbi, le lucine, gli alberi di Natale e i regali stanno uscendo allo scoperto per creare l’atmosfera magica che crea la nascita di Gesù Bambino. Come sempre, l’ultima domenica di novembre a Solto collina, paesino dell’alto Sebino, i mercatini di Natale ne regalano un primo assaggio, animando la via del centro storico del paese. La ProLoco “La Collina”, che organizza l’evento ormai giunto alla 18esima edizione, ha chiesto alla Federazione Campanari Bergamaschi di organizzare le visite guidate al campanile della Pieve di Santa Maria Assunta. Si tratta ormai della quarta edizione, proposta la prima volta nell’agosto del 2017 durante la festa Patronale dell’Assunta, il successo ottenuto ha fatto sì che durante i mercatini di Natale dello scorso anno e durante la festa dell’Assunta ad agosto di quest’anno venissero riproposte la seconda e la terza edizione, concluse con grande successo.

Quest’anno, dalle ore 14:00 alle 16:00 oltre 150 persone provenienti da ogni angolo della bergamasca e della Val Camonica hanno potuto salire in cella campanaria e scoprire un mondo che, per la maggior parte dei visitatori, era completamente sconosciuto: c’era chi, salendo, si impressionava dalla grandezza delle campane, chi voleva provare a picchiare un pugno sulla tastiera, chi chiedeva informazioni, chi si appostava sotto il campanone per fotografare il bellissimo panorama del lago d’Iseo, chi timidamente osservava e chi raccontava quando, da bambino, andando in chiesa a fare il chierichetto, andava con il sacrista a suonare le campane.

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I più anziani ricordano tristemente quando, durante la guerra, i militari dello stato sono venuti a requisire le campane per riconvertirle in cannoni bellici per creare morte e distruzione, altri invece narrano quando, nel 1948 terminata la guerra, le 3 campane requisite sono state di nuovo issate sul campanile e hanno ricominciato a scandire il quotidiano.  Come ha raccontato un parrocchiano di Solto, le campane sono rimaste azionate dall’uomo fino al 1975 quando, a causa della mancanza di un sacrista fisso che ogni giorno saliva in Pieve per suonarle, sono state elettrificate; le corde sono state rimosse e la tastiera scollegata, ma ancora presente sul campanile, purtroppo solo per pochi anni, a metà degli anni 80, durante i lavori di sistemazione delle scale e della cella campanaria è stata smontata e lanciata sul piazzale sottostante.

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Un parrocchiano di Solto, oggi settantacinquenne, racconta ciò che ha visto, ricordando tutto come se fosse appena successo: “Vedere questo gesto compiuto con disprezzo e cattiveria è uguale a prendersi una pugnalata nella schiena, quella tastiera è stata installata con i soldi della povera gente, che pur di riuscire a regalarla offrivano i soldi necessari a vivere e a comprare da mangiare. Ricordo che per quelle campane, nel ’48, avevo donato 10.000 lire, i risparmi di anni di lavoro di quando ero un ragazzino li avevo donati alle campane. Queste campane le sento anche un po’ mie e vedere quegli scempi è stata una cosa che non riuscirò mai a scordarmi; un po’ come regalare un oggetto a una persona a te cara e vedere che dei perfetti sconosciuti glielo rubano e lo distruggono! Credo che a nessuno piacerebbe, no?” Sicuramente parole molto forti e piene di emozioni, che difficilmente riesci a scordarti.

La grande affluenza ha creato in chiesa una lunga coda di persone che aspettavano di salire che, nel frattempo hanno potuto vedere da vicino le campanine, lo strumento con cui i campanari si esercitano per imparare le suonatFB_IMG_1543584545706e da eseguire poi sulla tastiera posta in cella campanaria. Uno strumento nato per studiare, divenuto poi strumento da concerto, campanine di vetro, metallo e ottone, costruite artigianalmente dai campanari, accompagnate dalla chitarra, dalla fisarmonica, dall’organo e da altri strumenti danno vita a una musica e un’armonia unica nel suo genere, grazie anche a questi eventi la Federazione Campanari Bergamaschi promuove e tramanda un arte altrimenti destinata a scomparire. Un particolare ringraziamento va all’Arciprete Don Lorenzo Micheli che ogni anno ci dà la disponibilità e ci aiuta ad organizzare questi eventi, ai volontari della Parrocchia di Santa Maria Assunta, alla ProLoco La Collina e a tutti coloro che si sono spesi per promuovere e organizzare l’iniziativa, portando ad un risultato eccellente.

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