La memoria del suono: un pensiero ai campanari del passato

Come ogni anno, il ricordo di defunti si lega per la nostra associazione a quello dei nostri campanaribergamaschi anni. La mente scorre parlando delle mie esperienze personali ai primi contatti con il grande Giulio Donadoni, passando poi ai maestri campanari della Valle Seriana e ai molti campanari sparsi per la bergamasca che in modo un maggiore o minore hanno contribuito a creare quel immenso tesoro che si costituisce nell’archivio di immagini e musiche della nostra associazione. Guardando i nostri giovani e giovanissimi ereditare questo patrimonio con reale entusiasmo, non posso fare a meno di pensare con gratitudine a quanto i nostri nonni campanari della tradizione e alla musica della memoria. Ogni incontro con loro è stata un’avventura di comprensione e di condivisione. Dalle registrazioni, all’ascolto dei suoni, alle trascrizioni, sino alla costruzione di video tutorial per insegnare ai più giovani, tutto è corso mantenendo intatta l’originalità e la creatività di chi ha donato il proprio tempo e la propria esperienza nella costruzione di questo grande progetto musicale che è la rivalutazione del patrimonio immateriale campanario del territorio bergamasco. Credo che il dono dato da ciascuno di questi suonatori, siano stati essi associati nostri o meno o indirettamente conosciuti tramite registrazioni, abbia un valore immenso cui siamo immensamente grati. In questo giorno il nostro pensiero vuole andare a chi ha dato nel modo più semplice e spontaneo, servendo la tradizione e ripetendo quel gesto che ancora noi oggi realizziamo.

Luca Fiocchi

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