Campanile di Leffe in restauro. Torna il suono della tradizione

Campanile della Prepositurale di Leffe in restauro per un pieno recupero della sua funzionalità strutturale e musicale. Nei mesi di giugno e luglio di quest’anno, grazie al contributo di privati, alla collaborazione dei volontari della parrocchia e della Federazione Campanari Bergamaschi, unitamente all’associazione leffese Il Mosaico, è stato possibile mettere mano a un’opera di restyling importante attesa da anni. La prima azione è stata diretta a una pulizia integrale del campanile e alla sistemazione dei diversi vani, con il rifacimento dell’impianto elettrico e della sua messa a norma.

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Alcune fasi dell’abbassamento a terra del campanone per la sostituzione dell’isolatore

A questo si è aggiunta la sostituzione della ringhiera in legno per la salita alla cella campanaria con una struttura in ferro. Una nuova ringhiera è stata posta esternamente al di sopra del piano delle campane per chiudere la cosiddetta ‘bargia’, una passatoia circolare che percorre il perimetro esterno della torre, ora accessibile per la vista del panorama. Anche le campane sono oggetto di sistemazione con la sostituzione dell’isolatore danneggiato della campana maggiore, la sostituzione dei batacchi e il reinserimento delle corde per il suono manuale delle campane, rimosse nel luglio del 2001, accanto alla tastiera sempre rimasta in funzione. Gli interventi sono a cura delle ditte Oliviero Zambaiti, Due Più, Elettroimpianti Fratelli D’Ambrosio e Calisfer Campane. 

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La nuova ringhiera posta attorno alla ‘bargia’

Questo elenco dettagliato d’interventi serve, a ben vedere, a illustrare il cuore della questione, vale a dire il lato più rilevante per la cultura del territorio, che è la riscoperta e il riappropriarsi di un bene artistico e religioso in cui la popolazione locale si è sempre riconosciuta. Il campanile di Leffe è stato costruito tra il 1834 e il 1840 dall’architetto Giacomo Bianconi e ospitava in origine un concerto di cinque campane, passato successivamente a otto nel corso del XIX secolo per giungere all’attuale complesso di dieci campane fuse nel 1950 da Barigozzi di Milano su volontà di Arturo Zenoni, detto ‘Vapore’, uno dei campanari eminenti della storia leffese insieme alla famiglia Pezzoli – sacristi e campanari dal 1796 al 1946, anno in cui succedette Tarcisio Beltrami. Leffe, insieme a Gandino e Casnigo, annovera più di cento suonate d’allegrezza (cioè a tastiera) composte tra fine XVIII secolo e metà XX secolo, un tesoro di assoluto pregio che la Regione Lombardia, unitamente agli altri patrimoni campanari della provincia, ha dichiarato Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine.

 

Molti racconti e leggende sono legati alla storia del campanile di Leffe: il campanaro Vapore, nel 1950, aveva portato il batacchio del campanone sulle spalle sino alla cella campanaria. Leggende e credenze che testimoniano una fede e una passione che oggi riprende corpo attraverso le nuove generazioni che si avvicinano alla tradizione in chiave culturale e di servizio. La Scuola Campanaria di Leffe, appartenente alla Federazione Campanari Bergamaschi, che conta su 170 associati suonatori, sarà protagonista della materializzazione del progetto di recupero sui bronzi del 1950, continuando una memoria plurisecolare in gran parte trascritta su pentagramma dalla Federazione stessa. L’inaugurazione della struttura avverrà a fine settembre in occasione della Solennità di San Michele. Clicca qui per leggere l’articolo sulla rivista ‘Araberara’ a cura di Bruna Gelmi e Luca Fiocchi. 

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