Riscoprire e tutelare la nostra memoria storica

Il giorno dei defunti porta alla nostra memoria tutti coloro che, nell’ambito del mondo campanario, hanno speso la loro vita coltivando un servizio e dando agli altri ciò che avevano maturato nel corso di decenni di attività. Il privilegio di aver potuto conoscere e intervistare campanari di grande esperienza e memoria quali Giulio Donadoni di Zogno, Giuseppe Bonandrini di Casnigo, Bernardo Pezzoli di Leffe, Giuseppe Rizzini di Piazza Brembana, Francesco Gervasoni di Roncobello e di aver raccolto materiale sonoro, fotografie e ricordi da campanari non più in vita e mai conosciuti direttamente quali Arturo Zenoni di Leffe, Angelo Grataroli di San Giovanni Bianco, Biagio Rossetti di Carenno, mi porta a dire che oggi, più che mai, in un mondo che impara a comunicare e condividere le esperienze in rete, è importante salvare tutto il patrimonio che abbiamo custodito gelosamente nelle nostre case perché ne resti memoria viva.

Il 27 ottobre si tiene annualmente la Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivo, occasione per ricordare come la nostra memoria possa mantenersi viva ed essere costantemente riscoperta grazie agli apporti che la tecnologia ci ha dato dagli inizi del XX secolo a oggi. Una delle prove più eclatanti di come un patrimonio possa essere meticolosamente raccolto e messo a disposizione delle persone viene dalla Fonoteca Nazionale Svizzera, che raccoglie registrazioni di suoni di campane dai primi decenni del Novecento, testimoniando in questo modo una modalità di suono che non ha conosciuto soluzione di continuità.

La Federazione Campanari Bergamaschi collabora da diversi anni con l’Archivio Etnico di Storia Sociale della Regione Lombardia, presso cui ha depositato un consistente archivio di filmati e fotografie sulla tradizione campanaria. Parte di questo materiale proviene da chi a propria volta ha ricercato e ritrovato materiale storico. La nostra proposta va ora a tutti coloro che hanno in casa immagini di campane, registrazioni di famigliari campanari, materiale che, in cuor loro, sanno che se non conservato e passato a discendenti appassionati sarà destinato a perdersi. Chi desidera contribuire a quest’opera di straordinaria salvaguardia, può contattarci telefonicamente al numero 333/68.68.875 o scrivere a luca.fiocchi@libero.it per poterci segnalare la presenza di materiale prezioso che non uscirà da casa vostra, ma che provvederemo a copiare sul posto tramite le nostre attrezzature per garantirne il vostro possesso ma anche per consentirne l’archiviazione presso enti di valore pubblico e di condividere le conoscenze raccolte. Si tratta di un’operazione culturale importante che la Regione Lombardia, attraverso il Registro delle Eredità Immateriali, sta implementando e divulgando: a tale registro presto si aggiungeranno le campane bergamasche.

Fiduciosi nel vostro ascolto, vi diciamo anticipo Grazie per quanto potrete fare per salvare la vostra e la nostre memoria storica con un piccolo, gratuito e fondamentale gesto di condivisione.

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