Roncobello in festa per il Sessantesimo delle quindici campane del 1954

Sabato 28 giugno 2014 la Federazione Campanari Bergamaschi festeggerà il Sessantesimo anniversario della fusione delle campane commissionate nel 1954 alla Ditta Dante e Francesco D’Adda e inaugurate il giorno di Ss. Pietro e Paolo dello stesso anno. Le testimonianze raccolte nel corso delle ricerche condotte del 2004 hanno portato alla luce materiale di notevole interesse storico, che legano in un continuum il complesso di cinque campane fuse da Monzini nel 1840 (con castello in legno), sostituite nel 1928 da otto campane in Re bemolle della Fonderia Bianchi di Varese (con castello in ghisa e ferro); spogliate di settima e ottava nel 1943, il concerto attuale venne prodotto reimpiegando il bronzo delle campane del 1928, integrandolo con nuovo materiale ad hoc. Nel 1943, prima di calare le campane, venne fatto un calco della settima, sulla quale erano posti i nomi dei caduti della guerra del 1915-18: fatto raro in quanto, nella maggioranza dei casi, i soldati morti in conflitto venivano riportati sulla campana maggiore; fatto ancor più interessante, ai nomi delle vittime militari del Primo Conflitto Mondiale vennero aggiunti quelli del Secondo. In questo modo si è potuto conservare il disegno di una campana scomparsa e riprodotta, esattamente come accaduto sulla Torre Civica di Bergamo con la fusione da parte Angelo Ottolina di un calco di una campana seicentesca di Bartolomeo Pisenti. Tutte queste notizie verranno divulgate in occasione della giornata campanaria, inseme a documenti redatti nel 1928 dalle ragazze campanare di Roncobello, testimonianze vive dei roncobellesi e immagini d’epoca.

Benedizione-campane

La fusione delle nuove campane coinvolse inoltre le frazioni di Baresi e Bordogna, spogliate nel 1943 delle due campane maggiori da un concerto del 1895 per quanto riguarda Baresi, e di due campane mezzane ottocentesche per quanto concerne Bordogna. Nel giugno del 1954 Monsignor Piazzi ebbe a benedire in totale 15 campane, passando dai tre paesi che avevano commissionato nuove bronzi: Bordogna aveva deciso di rifondere solo le campane ‘donate alla patria’, salvando in tal modo i bronzi del XIX secolo; Baresi invece, alla pari di Roncobello, aveva optato per una rifusione integrale di cinque campane in Sol bemolle, sempre a carico di D’Adda.

Sabato 28 giugno, a partire dalle 15:30, i festeggiamenti avranno inizio con concerti di campane ‘a martello’ (come usa dire localmente per indicare il suono a tastiera) nelle varie chiese della Valsecca, seguito, alle 17:15, dal suono a distesa per la Santa Messa delle 18:00, che verrà concelebrata da Monsignor Lino Belotti, Presidente Onorario della Federazione Campanari Bergamaschi, e dal Parroco di Roncobello Don Renato Villa. Nel corso del pomeriggio verranno proiettate immagini e filmati sul Sessantesimo delle campane, che intratterranno i visitatori del percorso guidato alla cella campanaria. 

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La continuità della memoria rende omaggio agli enormi sacrifici compiuti dalle famiglie roncobellesi, che sacrificarono nell’arco di 25 anni le loro risorse per poter fondere un concerto di campane nel 1928, vittima della guerra nel 1943 e ricostituito nel Secondo Dopoguerra, nel segno della grande devozione alle chiese dei tre centri della Valsecca. Nelle prossime settimane, maggiori dettagli sugli orari di suono a Roncobello e frazioni. 

 Per informazioni sulla giornata contattare: luca.fiocchi@libero.it

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