Le campane di San Martino Oltre La Goggia tornano a suonare manualmente

Giornata entusiasmante a San Martino Oltre La Goggia per il ripristino della tastiera manuale sul concerto di otto campane di Angelo Ottolina del 1948. 200 visitatori nello spazio due ore hanno reso ragione del lungo lavoro svolto da Italo Riceputi, volontario campanaro che per la passione delle campane del figlio Paolo, sacrista della chiesa di San Martino, ha costruito un’ottima tastiera con telaio disposto per intercettare le otto campane del concerto su due piani. Un’opera impegnativa per una ditta professionista nel proprio campo, ma opera davvero notevole e pregevole per chi ha costruito tastiera e gioco a festa tra gennaio e luglio del 2012, riportando a piena vita uno dei concerti più rappresentativi dell’Alta Valle Brembana.

Italo Riceputi con il figlio Paolo alla consegna della targa regalata dalla FCB per ringraziare dell'opera svolta.

La giornata, proposta dallo stesso Riceputi e ben accolta dall’Arciprete Don Alessandro Beghini, si è articolata in diversi momenti significativi. Alle 10:15 inizio del suono distesa per la Messa (vedi video), seguito, alle 10:45, dalla benedizione del campanile alla presenza dei fedeli e di Paolo e Italo Riceputi stesso, al quale è stata consegnata una targa di ringraziamento da parte della Federazione Campanari Bergamaschi per la fatica svolta. Al termine della Santa Messa, tradizionale benedizione delle automobili e dei conducenti al suono delle campane a distesa ed esposizione delle pannellature sulle storiche documentazioni del campanile di San Martino e delle sue campane consacrate nel 1948, materiale fornito dall’archivio parrocchiale e dallo studioso Roberto Boffelli, che qui ringraziamo sentitamente.

Il pomeriggio si è aperto alle 15:00 con l’aggancio delle campane per il suono a tastiera e l’illustrazione da parte del costruttore delle questioni relative alle diverse fasi di progettazione e modifica intercorse tra gennaio e luglio 2012. Il via al concerto a tastiera è stato dato dal figlio di Italo Riceputi, il ventiduenne Paolo – sacrista a San Martino Oltre La Goggia e al Santuario della Coltura di Lenna nonché appartenente alla Scuola Campanaria di Roncobello -, con la Polca di Leffe, seguito da brani eseguiti da Demetrio Paris di Nembro, Noriko Habuki di Moio de’ Calvi, Marco Galizzi di Seriate, Francesco Begnis di Lenna, Tommaso di Sonzogni di Alzano Lombardo e altri suonatori che hanno allietato i visitatori del campanile con esempi della tradizione più antica del repertorio bergamasco.

Lo stesso Arciprete Don Alessandro Beghini ha espresso parole di vivo apprezzamento (vedi alla conclusione del video), assicurando che l’esperienza verrà ripetuta – visto il notevole successo riscosso – per dare accesso a tutte quelle persone che non hanno potuto salire in cella campanaria per motivi di tempo. Ancora una volta la visita al campanile contribuisce marcatamente a rafforzare il senso di comunità nelle persone, a riscoprire il passato del proprio luogo in estrema semplicità. Campanili addormentati che si risvegliano e ripopolano per comunicare vita e gioia nelle occasioni di festa: il progetto vincente della visita guidata al campanile – ove la struttura lo permetta – ha molteplici ricadute: 1. si visitano da vicino le campane e si sperimenta il loro suono; 2. si conoscono le tecniche di suono a distesa e a tastiera, altrimenti non visibili pubblicamente in quanto il ‘lavoro’ del campanaro avviene sempre in ambiente isolato sebbene proiettato verso l’ambiente; 3. si crea un positivo clima di amicizia e accoglienza che stimola il desiderio di partecipare al suono delle campane, prospettando l’unirsi di nuovi suonatori all’esperienza del mondo delle campane. Da qui il nostro invito ad aprire i campanili per tenere visite guidate per la gente, a condizione che in cima al campanile vi siano le strutture di suono: a poco servirebbe dire: ‘qui c’era la tastiera…qui una volta suonavano con le corde…’, anche perché ci troviamo in piena epoca di riabilitazione del suono manuale. È necessario ripristinare i sistemi manuali per far sì che un patrimonio torni a vivere pienamente, nell’ottica della riscoperta e della rivalutazione culturale.

A fine giornata il nostro ringraziamento va alla Parrocchia di San Martino e a Don Alessandro per avere sostenuto con entusiasmo l’iniziativa, al nostro Italo Riceputi per lo splendido lavoro fatto e a tutte le persone che in Alta Valle Brembana hanno dimostrato di credere nel nostro progetto di rinascita campanaria pensato fondamentalmente per creare una nuova generazione fresca di suonatori.

Clicca qui per vedere i video della giornata che abbiamo elaborato:

Suono a distesa introduttivo

Benedizione del campanile

Suono a tastiera (Prima parte)

Suono a tastiera (Seconda parte)

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