Cronache campanarie: L’ultimo saluto a Tarcisio Beltrami

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Funerale intenso, ricco di gente ed emozioni, quello di Tarcisio Beltrami del pomeriggio di venerdì 8 marzo 2019. Un momento di saluto, riflessioni e grande musica in omaggio a uno dei più grandi musicisti della memoria della terra bergamasca del 1900 e primo nuovo millennio. Una folla di persone si è stretta attorno ai parenti per accompagnare il feretro dalla Casa Serena sino alla Prepositurale di Leffe, un cammino sostenuto dal suono delle campane delle chiese di San Martino e Santa Elisabetta, due tra le chiese sussidiarie che conducono alla chiesa centrale di Leffe in cui Tarcisio Beltrami ha operato dal 1946 al 1966 come sacrista e campanaro e, in seguito, costantemente come campanaro in occasione delle maggiori solennità. Segni funebri al passaggio del feretro e botti in cima al campanile di Leffe, seguiti dal suono manuale a corda del campanone: il tutto da parte dei nostri associati della Federazione Campanari Bergamaschi, che ha presenziato con un nutrito gruppo di giovani e adulti, caratterizzando con il suono delle campane due momenti salienti della cerimonia, la Comunione e il saluto finale al feretro che veniva accompagnato al cimitero. Nel corso dell’omelia Don Giuseppe Merlini, Prevosto di Leffe, ha sottolineato il profondo legame con la musica e con la fede da parte di Tarcisio, un dono di Dio che ha dato e ha condiviso con tutta la comunità insieme alle attività svolte all’interno del corpo bandistico.

Il presidente della Federazione Campanari Bergamaschi, Luca Fiocchi, ha ripercorso le tappe fondamentali che hanno legato Tarcisio all’associazione, ricordando in particolare la produzione dei due CD L’Armonìa e Suonata Serale di Leffe, quest’ultimo prodotto dal comune di Leffe, e la partecipazione del 2012 alla film documentario di Rai Cinema TV Vaticana Campane d’Europa, in cui Tarcisio appare nel suono d’allegrezza in cima al campanile della prepositurale.

Benedizione

Nel corso dell’intervento, Luca Fiocchi ha tenuto a sottolineare come ‘il dono della musica orale si trasmette nel corso dei secoli in forma ininterrotta per cui in qualche modo nessun campanaro muore mai perché la sua eredità musicale e il suo gesto continuano le nuove generazioni’. Prova di ciò sono stati gli interventi di ieri con i ragazzi della Scuola Campanaria di Leffe, che hanno eseguito la Marcia solenne, e quello nella parte finale, in cui Pietro Pezzoli insieme a Michele Nicoli hanno eseguito un brano tipico dell’epoca in cui Tarcisio Beltrami con le compagnie di suonatori animavano le feste di osteria di paese e di contrada. È stato questo, nelle parole di Pietro Pezzoli, giovane erede campanaro della tradizione leffese e insegnante della Scuola Campanaria di Leffe, ‘un modo per ricordare un tempo che fu un’epoca spensierata e gioiosa in cui fare musica nella sua forma spontanea deve essere di auspicio oggi per un pieno recupero della tradizione nel suono della memoria’. Il feretro è stato accompagnato al cimitero dalla numerosa folla che ha poi dato il commiato a uno dei più grandi rappresentanti della musica delle campane che la terra orobica abbia avuto. Numerosi i campanari storici presenti che vogliamo ringraziare sentitamente per la partecipazione, segno di un legame che il mondo delle campane conserva nel corso dei decenni. Un sincero ringraziamento al Prevosto Don Giuseppe, ai campanari, ai fedeli tutti e, in particolare, ai famigliari, per il grande abbraccio fraterno attorno al grande Tarcisio Beltrami, che sarà sempre nella nostra memoria e nel nostro gesto di musicisti.

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