L’esperienza della Federazione Campanari Bergamaschi in Regione Lombardia

Giornata all’insegna della piena riscoperta delle tradizioni viventi e rivitalizzate in Lombardia. Un momento d’incontro di dieci comunità provenienti dalle zone alpine della nostra regione all’interno del quale la Federazione Campanari Bergamaschi ha raccontato la propria esperienza in parole e musica. Un Auditorium Testori estremamente accogliente, ricco di pannellature sulla tradizione, cartoline e uno splendido totem interattivo che ha dato spazio alla ricerca delle tradizioni viventi in Lombardia e nei territori di ricerca alpina del progetto E.C.H.I. (Etnografie Italo Svizzere per la Valorizzazione del Patrimonio Immateriale).

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La giornalista della Radio Svizzera Italiana Sandra Sain ha incontrato Taddeo Rovaris di Nembro, Giacomo Siboldi di San Giovanni Bianco, Massimo Ziliani di Nembro ma residente a Brescia, e il presidente dell’associazione Luca Fiocchi. Il panel dedicato ai campanari ha avuto con la proiezione di un collage di filmati sul suono a tastiera e a distesa, seguito da una rapida serie d’interviste agli ospiti, occasione per illustrare le linee guida del recupero della tradizione a partire dai giovani.

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L’idea di passione per il suono melodioso delle campane, il fare musica di gruppo e salvare una tradizione altrimenti destinata a perdersi è stata il leit-motiv delle riflessioni proposte al pubblico. I giovani della Federazione hanno sottolineato come il volontariato nel mondo delle campane sia un modo per poter condividere gli eventi religiosi in un clima di festa, un servizio che cadenza gli impegni nel corso dell’anno.

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Proprio i fondamenti della tradizione si sono dispiegati nel suono delle campanine, risuonatori in vetro, metallo e ottone su cui i campanari esercitano le musiche d’allegrezza che eseguono nei giorni di festa dalla cima del campanile. Pietro ritorna, Marciù di Leffe, Valzer di Albino e Maslana sono stati i brani che hanno raccolto vivo consenso da parte del pubblico e una certa commozione nel vedere adulti e giovani legati nella conservazione della tradizione senza soluzione di continuità.

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L’esperienza del suono delle campane si è distinta per la sua natura giovane e dinamica, legata, da un lato alla memoria antica, e dall’altro all’impiego della tecnologia per mettere in rete esperienze di appassionati altrimenti destinati a coltivare la propria passione in forma isolata. La pagina dei Patrimoni Immateriali delle Alpi dimostra chiaramente tale risultato.

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Un sincero ringraziamento a tutti i tecnici dell’Archivio di Etnografia e Storia Sociale, in particolare a Renata Meazza, Agostina Lavagnino e Diego Ronzio per il sostegno al progetto delle campane che dal 2010 ha conosciuto una grande espansione grazie al costante e imprescindibile intreccio tra sapere antico e tecnologia al servizio della tradizione.

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Riassumiamo qui sotto quattro link di fondamentale interesse per capire la portata del progetto culturale che lega il mondo delle campane a quello della ricerca etnografica di documentazione.

Archivio Etnico di Storia Sociale

Inventario del Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine

Pagina di Campane e campanari della provincia di Bergamo

Pagine di Etnografie Italo-Svizzere per la Valorizzazione del Patrimonio Immateriale

Clicca qui per accedere al video dell’intervento della Federazione Campanari Bergamaschi.

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