È scomparso il campanaro storico di Sorisole Pietro Berlendis

È scomparso Pietro Berlendis, campanaro storico di Sorisole dell’età di 87 anni. Nato nel 1938, ci ha lasciati nella mattinata di mercoledì 28 maggio 2025, dopo aver condotto una vita operosa dedicata alla cultura della terra e delle campane. Era nato all’Acquada, nella zona di Ambria-Spino al Brembo, dove – come indica il nome – una volta esisteva una vasca di pesci, oggi piscicultura. Sin da piccolo veniva a Sorisole a trascorrere i periodi di vacanza della scuola. Qui iniziò a frequentare il campanile, appassionandosi al suono a distesa delle otto campane in La grave fuse da Monzini che, dal 1826, dominano il territorio che sta tra le zone urbane e il Canto Alto.

Pietro Berlendis, a sinistra, col figlio Enrico, al centro, e il nipote Andrea, a destra. Tre generazioni di suonatori.

Personaggio allegro dal classico tono ironico dei vecchi di un tempo, figlio di cultura contadina, portatore di conoscenze estremamente interesse che ha trasmesso al figlio Enrico e al nipote Andrea, che ha seguito le orme del nonno. In un’intervista realizzata in occasione del primo volume sulla tradizione campanaria di Sorisole, Pietro Berlendis – detto Piero – ricorda gli inizi del suolo delle campane e le tecniche per poter andare al tradizionale suono ‘al botto’ bergamasco. Le esequie si svolgeranno sabato 31 maggio alle ore 10:00 presso la chiesa prepositurale di San Pietro a Sorisole. Grazie, Pietro, per il grande insegnamento che ci hai dato, per la tua antica ironia e per la tua disponibilità. Il tuo comando dato per preparare le campane a bicchiere – ‘leàde!’ (levate, sollevate) – risuonerà per sempre nella nostra memoria. 




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