Concerto d’allegrezza per i Santi Patroni di Gandino
Sabato 5 luglio 2025, presso il campanile della Basilica di Gandino, dalle 20:15 alle 21:00, suono di allegrezza per la vigilia della solennità dei Santi Patroni (Ponziano, Quirino, Valentino e Flaviano). Iniziativa portante il logo della Parrocchia di Gandino e del Museo della Basilica, concomitante con visite guidate organizzate dal Museo stesso.

Appuntamento importante per riscoprire una delle tradizioni musicali più preziose che si annoverino attualmente in bergamasca. Il suono delle campane di ‘allegrezza’ – termine medievale che sta a indicare la gioia espressa dai pastori per la nascita del Bambino Gesù attraverso il suono del baghèt, cioè della cornamusa orobica – prende nuovamente forma in un ascolto che, nei tre quarti d’ora di esecuzione musicale, attraversa una parte dell’ampio spettro di musiche ‘a carillon’ che sono state conservate nel corso dei secoli. Nel 1982 il bollettino ‘La Val Gandino’ pubblicò un numero speciale dedicato alla tradizione campanaria di Gandino, con particolare attenzione per i campanari che si erano e si sono succeduti nel corso dei secoli. Le nostre ricerche hanno condotto a riscoprire una parte delle suonate che sono state tramandate oralmente e che sono state trascritte nel corso del XX secolo. Ricordiamo in primis il ‘Quaderno Nodari’, pubblicato da Valter Biella all’interno del suo volume I suoni delle campane nel 1986.

L’opera, di estremo interesse, riporta una raccolta di 32 suonate trascritte nel 1950 dal maestro Nodari ascoltando le esecuzioni del campanaro Quirino Picinali, detto Manòt (1880-1862), uno dei musicisti maggiormente prolifici, che introdusse nel repertorio di Gandino – fondamentalmente caratterizzato da suoni di allegrezza solenni per le feste religiose – un notevole numero di brani ballabili che andavano a fare da sottofondo alle cerimonie dei battesimi che avvenivano nel corso della settimana. Un tempo i bambini venivano battezzati a brevissima distanza dal giorno della nascita affinché fosse loro assicurata la protezione dall’Alto di fronte a qualsiasi inattesa difficoltà in termini di salute. Davanti all’alta percentuale di mortalità infantile, il battesimo diveniva il primo sacramento cui genitori facevano riferimento a pochissimi giorni dalla nascita. Le suonate, che venivano eseguite come sottofondo dall’alto del campanile, cambiavano per repertorio e stile a seconda che il battesimo fosse di prima, seconda o terza classe. Tali classi venivano stabilite sia il rapporto al censo e alla somma di denaro che la famiglia offriva alla parrocchia nel momento di programmare la celebrazione. Una volta abolite le classi dal Concilio vaticano II, è rimasta la musica a testimonianza dell’enorme lavoro svolto dai campanari avi.
Vista l’alta natalità che caratterizzava i nostri centri, possiamo proporzionalmente immaginare un vasto numero di suonate dei battesimi, tramandate sia dal Quaderno Nodari che dal nostro compianto associato Lorenzo Anesa, che molto ha trasmesso da quanto appreso dal campanaro Andrea Castelli, che a propria volta fu allievo diretto di Quirino Picinali. La figlia di Quirino Picinali, Gabriella, intervistata dalla nostra associazione nel 2012, ricordava come il giovanissimo Andrea Castelli, attorno all’età di 12 anni, poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, venisse dal padre Quirino per imparare i brani da eseguire in occasione delle feste. Tale repertorio verrà riproposto nello spazio musicale di sabato 5 luglio. Il programma prevede il suono della vigilia regolare dalle 19:30 alle 20:00, con Ave Marie, allegrezze e suono ‘alla romana’, vale a dire le sei campane piccole d’allegrezza e le quattro grosse a distesa. Dopo una breve pausa avrà inizio l’allegrezza per la vigilia della solennità dei Santi Patroni. La nostra associazione conserva dal 2016 – con la morte di Lorenzo Anesa – la tradizione del suono manuale delle campane di Gandino attraverso un paziente e puntuale studio delle suonate, che ha ereditato e che custodisce come patrimonio da mantenere intatto rispetto a quanto è stato insegnato e trasmesso.
Un sincero ringraziamento va ai promotori dell’iniziativa per sostenere uno dei tesori musicali più originali del Paese, oggi riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Per maggiori informazioni sul patrimonio di Gandino, sul CD Antiche Armonie di Gandino, realizzato nel 2018 in due volumi e sul CD virtuale dedicato alle suonate del campanaro precedente Quirino Picinali, vale a dire Gioanì Manèch, potete visitare i seguenti link e contattare la nostra associazione all’indirizzo info@campanaribergamaschi.net