Scomparso il campanaro storico di Palosco Stefano Testi

È scomparso il campanaro di Palosco Stefano Testi, classe 1947, portatore di un interessante repertorio di suonate d’allegrezza della pianura orientale di Bergamo, in particolare nella zona confinante con la diocesi di Brescia. Palosco, località in provincia di Bergamo, ma in diocesi di Brescia, ha da molto tempo coltivato la particolarità di un suono misto tra il sistema bergamasco e quello bresciano, che tuttavia vede nel suono di allegrezza una tradizione profondamente radicata in terra bergamasca.
Abbiamo conosciuto Stefano Testi diversi anni fa, quando si era alla scoperta di campanari che avevano quasi cessato o limitato fortemente la propria attività musicale a causa dell’elettrificazione imperante che aveva interessato la maggior parte dei concerti di campane della diocesi di Bergamo. Spirito allegro e positivo, legato alla sua inseparabile bicicletta, uomo di grande tempra fisica, ha accolto sempre con affetto e sincero stupore i nostri giovani e giovanissimi che si avvicinano all’antica arte del suono di bronzo. Lo conoscevamo come un campanaro ciclista infaticabile, che spesso andava a trovare la propria sorella che abitava alle porte di Milano. Partiva da Palosco sulla sua due ruote che lo portava da Palosco sino in Città Alta per suonare le allegrezze e in molti altri luoghi del territorio, declinando sovente l’invito al passaggio in auto per continuare le proprie avventure su quel mezzo che, per l’ultima volta, lo avrebbe portato a suonare, all’inizio di dicembre dello scorso anno, a Zanica, per la solennità di San Nicolò. Fu un incidente sulla strada del ritorno a creargli fatali problemi fisici che l’hanno condotto alla dipartita nella giornata di martedì 13 maggio 2025. Un esempio di enorme energia e di infaticabile disponibilità.
Avevamo intervistato Stefano Testi prima del tempo del Covid nella sua residenza di Palosco, realizzando un breve documentario sulla tradizione del suono delle campane a Palosco e sul suono di allegrezza che aveva coltivato nell’esercizio casalingo su scalpelli utilizzati un tempo dal padre muratore, affilati e intonati in modo tale da produrre un suono simile a quello delle campanine. Stefano, nel corso di diverse interviste, ci ha portato non solo il repertorio di Palosco, ma anche suonate che venivano eseguite a Chiuduno e a Grumello e in altri paesi circostanti. Spesso si trattava di patrimoni comuni che si rinvenivano nei diversi luoghi circostanti Palosco e che hanno costituito per noi un tesoro importante da custodire e divulgare. Desideriamo ricordare il nostro Stefano per il grande entusiasmo testimoniato nella costante partecipazione alle molteplici edizioni del Concerto Cittadino di Campane di Bergamo per la solennità di Sant’Alessandro. Lo ricordiamo anche per la sua entusiasta partecipazione a tutte le attività dell’associazione con il suono distesa e d’allegrezza, tra cui spiccano le numerose presenze sul campanile di Telgate. L’immagine sotto ritrae Stefano Testi nel campanile di Palosco negli ’60.

Stefano Testi lascia una grande eredità che viene vista con sorriso dai più giovani per la positiva accoglienza ed esperienza che ha condiviso con tutti noi associati. Desideriamo ricordarlo con grande riconoscenza per l’energia e la costanza e l’entusiasmo che ha sempre manifestato verso il nostro progetto di riscoperta del suono manuale.
Le condoglianze vanno a tutta la famiglia, a partire dal fratello Elia, che sin dalla data dell’incidente stradale subito da Stefano all’inizio di dicembre, ha fatto da ponte tra Stefano stesso e i nostri associati. Possa il nostro Stefano riposare in pace e suonare le campane del paradiso con il suo inconfondibile sorriso. I funerali si terranno venerdì 16 maggio alle ore 10:00 presso la parrocchia di Palosco.

Ecco un ricordo di Stefano in un’intervista audio realizzata a uno dei nostri giovanissimi suonatori, cui seguono brevi pensieri di alcuni nostri associati.
Con il suono delle campane ha raccontato la storia della sua terra, ha fatto parlare le campane custodendo con passione la tradizione campanaria bergamasca, portando con orgoglio le antiche suonate dell’Ottocento nel cuore di chi le ha ascoltate come un prezioso patrimonio da non dimenticare. La sua memoria vive nell’eco di ogni rintocco di campana, sarà il loro eco a parlare per lui, nelle mani e nei cuori delle nuove generazioni. Grazie Stefano per essere stato, con la memoria del tuo passato, parte del nostro presente, per essere stato un pezzo di puzzle della nostra associazione, ma soprattutto per averci regalato la tua passione, il tuo intramontabile sorriso e la tua preziosa amicizia. Riposa in pace .
Luca Brignoli
Conservo ancora nel mio cuore quel ricordo di Gorlago, quell’abbraccio dopo un’allegrezza che non dimenticherò mai. Grazie Stefano per tutto l’affetto che ci hai dato, riposa in Pace.
Sebastian Losa
L’unica volta che abbiamo parlato insieme a lui, a me e a papà ci ha colpito la sua semplicità e umiltà e il suo stupore e la gioia che provava sentendo suonare le campane.
Samuele Casartelli
Lo avevo appena conosciuto, Stefano e, secondo me, è stata una bravissima persona. Bravissimo a suonare e anche simpatico! Sinceramente avrei voluto rivederlo almeno un’ultima volta per suonare!
Emanuele Grazioli
Ricorderemo sempre la sua mansuetudine, il suo entusiasmo e la sua vivacità. Dispiace veramente. Sia in paradiso con tutti i campanari buoni! Condoglianze alla famiglia anche da parte del mio confratello Don Gavino, in visita con me nello scorso settembre.
Don Francesco Ferro
Ciao grade amico , grazie per i tuoi preziosi insegnamenti, mi mancherai tanto, fai buon viaggio e riposa in pace