Paesaggio orobico nella pittura: campanili in mostra alla Sala Manzù

Mostra di pittura dell’artista Tarcisio Bettoni, nonno del nostro associato, il giovanissimo campanaro Davide Bettoni, originario di Brivio, in provincia di Lecco. iniziativa artistica che avrà spazio a Bergamo nella Sala Manzù dal 19 al 28 novembre 2021. Un’occasione per apprezzare e conoscere un patrimonio artistico di sicuro interesse, noto a livello nazionale e internazionale. Tarcisio Bettoni, grande estimatore della tradizione delle campane e promotore di uno dei nostri concerti cittadini tenutosi due anni fa presso la Chiesa nuova di Santa Lucia in Città Bassa, espone opere in cui l’interesse per il paesaggio della città di Bergamo ed i suoi campanili emerge in maniera evidente. Il suo tratto ha fatto omaggio alla nostra tradizione campanaria, dipingendo le scatole delle campanine su cui il nipote Davide è solito suonare nelle prove e nei concerti della nostra associazione. Alleghiamo il dépliant in cui la critica traccia il profilo di un artista che, in comunione col nostro sentire delle cose, esterna un manifesto attaccamento ai patrimoni del paesaggio. Nativo di Vigolo, ha colto della città i tratti maggiormente caratteristici, regalando, con suggestive pennellate, agli estimatori del suono delle campane, paesaggi affascinanti e scorci insoliti, i cui dettagli invitano ancora una volta a riscoprire l’integrazione del suono delle campane e delle torri campanarie nel paesaggio di Bergamo Alta. Vengono alla memoria le parole dedicate dal celeberrimo direttore d’orchestra Gianandrea Gavazzeni raccolte nel volume del 1963 Le campane di Bergamo:

Fu ieri nel primo pomeriggio domenicale: dopo un anno dissipato in teatro, il battito dell’anima riattinse alle campane bergamasche. Nel loro suono è il risveglio di luce, la rottura d’una sordità durata troppo a lungo. Suoni diversi dai mattutini, dai vesperali. La percezione delle differenze muove il risveglio, istigandolo. Sul primo spunto, sulla prima fenditura, prende timbro la ricerca. Le stesse campane, nel tramutare della luce e dell’ora. L’unirsi tra acustica e tempo, tra acustica e colore del ora che passa. Ciò che vibrava argentino qualche ora prima, adesso si arrotonda immerso nel sole. E un altro filtro ancora, a far nell’anima risonanti rintocchi: l’assottigliarsi del suono meridiano attraverso le persiane accostate.

Per maggiori informazioni sull’iniziativa invitiamo a contattare l’indirizzo info@campanaribergamaschi.net

Ringraziamo Paolo Bettoni, padre di Davide, per aver condiviso con noi questa importante iniziativa che espande il raggio d’azione delle campane a quello che è il territorio circostante e alla sua azione sul territorio, nella prospettiva della progressiva integrazione tra suono, paesaggio e paesaggio artistico.

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