Cronache campanarie: Alla riscoperta della tradizione nel cuore della Valle Imagna

Pomeriggio e serata ricche di emozioni e di stimoli quella trascorsa a Cà Berizzi, a frazione di Corna Imagna, sabato 7 agosto 2021. La Federazione Campanari Bergamaschi, su invito del maestro Carlo Musitelli, suonatore di cornamuse e anch’egli appassionato campanaro, ha offerto la propria testimonianza attraverso i racconti dei suonatori attivi e protagonisti del progetto di riscoperta della tradizione.

Luca Fiocchi, Francesco Begnis e Manuel Cortinovis hanno descritto le linee fondamentali del suono caratteristico bergamasco nelle modalità del suono a tastiera, a distesa e, più in generale, la rivalutazione del suono delle campanine, strumento preparatorio per il suono tastiera da eseguirsi in cima al campanile: un suono che col tempo è diventato uno strumento fa concerto del tutto peculiare, presentato  in occasione dei concerti, nelle chiese, nelle piazze, nei teatri e tutti i luoghi in cui le campane si configurino come strumento di fede e di cultura.

Una chiacchierata a 360° sul mondo delle campane in cui, grazie all’abile di Carlo Musitelli, si sono visti liberamente interagire gli ospiti presenti con l’obiettivo di offrire al pubblico presente una panoramica il più possibile stimolante ed esaustiva su una tradizione nata nel XVIII secolo e tuttora in attività in ampie parti del territorio orobico. La serata ha visto protagoniste le campanine in concerto: i musicisti hanno proposto una parte delle musiche del repertorio di Giulio Donadoni, campanaro di Grumello de’ Zanchi, frazione di Zogno, scomparso nel 2011, ricordato proprio nel decennale della scomparsa. In tale occasione la Federazione Campanari Bergamaschi ha pubblicato un volume che riporta per intero la trascrizione di tutti i brani appresi dal maestro zognese, che vogliono essere testimonianza permanente per tutti i suonatori a venire.

Nel mondo digitale, il materiale scritto su carta continua ad avere un valore del tutto peculiare, probabilmente duraturo, senz’altro mezzo per rendere onore e grazie a chi ha dato la vita alla musica, onorando lo strumento delle campane come mezzo di comunicazione sui territori delle nostre valli. I brani della serata sono stati come sempre caratterizzati da ampie spiegazioni, muovendosi tra monferrine, valzer, polche, mazurche e canti popolari adattati sulle campane. Un modo per ricordare degnamente la figura dei campanari, spesso sedicenti ‘musicanti’, ma in realtà grandi musicisti percussionisti che, in altre situazioni, avrebbero potuto senz’altro occupare sale da concerto di nobile aspetto. La musica popolare mantiene la sua caratteristica ruspante e genuina sincera ed emotiva, non smette mai di emozionare un pubblico assolutamente eterogeneo e trasversale per età ed estrazione culturale.

A tale scopo la Federazione Campanari Bergamaschi continua la propria opera di divulgazione attraverso le scuole campanarie, i concerti, le pubblicazioni digitali, cartacee, discografiche, oltre alla mole di materiale che viene settimanalmente pubblicato in internet. Per conoscere le iniziative della Federazione Campanari Bergamaschi contattare info@campanaribergamaschi.net

Un sincero Grazie all’amico Carlo Musitelli per il generoso invito e il bellissimo momento di cultura trascorso insieme in una delle località più suggestive della Valle Imagna.

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