Cronache campanarie: allegrezze e distese per Sant’Alessandro

Martedì 25 agosto 2020, grande uscita del mondo della tradizione campanaria dopo i durissimi mesi del coronavirus.

Undicesima edizione del concerto di campane nella città di Bergamo. Un evento quest’anno segnato dal ricordo per tutti coloro che ci hanno tragicamente lasciato nel tempo del coronavirus. Un’edizione che è stata fondamentalmente improntata al suono d’allegrezza, cioè a tastiera, su alcuni dei campanili significativi della città. Il ricordo è voluto andare proprio a coloro che tra febbraio e aprile, in particolare, hanno tragicamente abbandonato la terra bergamasca in un momento in cui le campane sono divenute uno degli elementi portanti del paesaggio sonoro orobico, indicando in questo caso l’altissima numero di decessi che si sono susseguiti quotidianamente delle nostre comunità. Tuttavia la campana, oltre ad essere strumento di allarme o segno funebre, è anche sono di festa, e per questo motivo la Federazione Campanari Bergamaschi ha voluto sottolineare l’importanza di una tradizione risalita XVIII secolo e mai spentasi tra guerre e automazione in controllata dei concerti di campane, un tesoro della memoria che oggi la Regione Lombardia riconosce come Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine. Dopo il suono a distesa tradizionale delle campane della Torre Civica è stato il turno del Duomo, seguito dalle allegrezze di Santa Maria Maggiore, San Rocco in Castagneta, Santa Lucia, San Tomaso de’ Calvi e, a chiudere, le cinque campane della monastero benedettino delle suore di clausura di Santa Grata.

Le allegrezze si sono alternate alle distese, questa volta eseguite automaticamente dai computer per evitare gli assembramenti all’interno delle torri campanarie. Un paesaggio sonoro variegato e ripreso da Bergamo TV, che per la circostanza, come accaduto nelle scorse edizioni, ha presentato in uno speciale il percorso musicale della mattinata di martedì 25 agosto 2020. Un ritorno al suono di festa che vuole essere allo stesso tempo omaggio a tutti coloro che hanno perduto la vita, in particolare ai numerosi sacerdoti e ai campanari che ci hanno lasciato.

L’iniziativa promossa dalla Federazione Campanari Bergamaschi in collaborazione con il Comune di Bergamo e la Curia Vescovile, ha confermato la validità di una proposta culturale di ascolto diversa dai tradizionali concerti musicali, che tuttavia ha visto città alta e città bassa come casse armoniche uniche e insuperabili di arte secolare mantenutasi e rivitalizzata grazie all’attività del volontariato degli ultimi vent’anni. Ringraziando tutti i membri dell’associazione che hanno partecipato all’iniziativa, rimandiamo tutti coloro che fossero interessati alle attività dell’associazione dal punto di vista culturale, didattico di formazione dei giovani, a contattare l’indirizzo info@campanaribergamaschi.net

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