Cronache campanarie: l’esperienza orobica a Brescia

Vivace incontro presso la sala delle Ancelle della Carità a Brescia mercoledì 18 settembre 2019. Incontro promosso dall’Unione Libere Casalinghe, associazione di appassionate sostenitrici del suono delle campane, includente al suo interno il marito della presidentessa, lo storico campanaro di Castelcovati Nino Papagno, classe 1933, memore del suono d’allegrezza per cinque campane in occasione dei battesimi. Filmati sul recupero della tradizione campanaria sul territorio bresciano, testimonianze in diretta dei genitori dei giovanissimi suonatori di campane, suono di campanine e dibattito aperto col pubblico sono stati i contenuti che hanno caratterizzato il momento musicale intergenerazionale, tra ricordi e suoni dal vivo.

Ha aperto l’incontro il presidente della Federazione Campanari Bergamaschi, Luca Fiocchi, illustrando quanto fatto nella diocesi di Brescia dal 2002 con molteplici concerti di campanine, corsi di formazione, interventi nei campanili delle valli e di pianura, animazioni su castello mobile. ‘Il territorio bresciano ha fatto molto per salvare i suoi tesori campanari più antichi ma non è riuscito a fermare il fenomeno dell’automazione, non in sé dannoso ma parallelamente accompagnato dalla rimozione di corde e tastiere per mantenere la memoria del suono manuale. Il rilancio del suono manuale delle campane che si sta facendo sul territorio, pur positivo, deve andare accompagnato alla collaborazione con parrocchie e ditte del settore per reinstallare i sistemi manuali e non perdere occasioni importanti.’

Il suono delle campanine ha consentito di ricordare i meccanismi del suono d’allegrezza, con ricordi da parte dei partecipanti della campane di Ospitaletto e Seniga, suoni ormai automatizzati le cui memorie permangono nelle menti degli appassionati e che meritano un pieno rilancio.

I genitori degli associati presenti all’incontro hanno sottolineato il ruolo socializzante promosso dalla Federazione Campanari Bergamaschi, il cui ruolo non si limita a quello di favorire l’avvicinamento all’oggetto e strumento campana, ma si concretizza in attività didattiche di gruppo. ‘Ogni attività di gruppo ha norme che favoriscono la socializzazione e che assicurino il rispetto tra i diversi associati indipendentemente dalla loro età e provenienza, con particolare attenzione a chi trova nello strumento campana un particolare beneficio psicofisico e relazionale. L’associazione non mira a creare utenti separati dello strumento campana ma mutuo dialogo tra appassionati.’ Questi i principi illustrati nel corso dell’incontro, che ha visto nella parte finale la voce diretta dei più giovani e l’esecuzione di brani religiosi che ribadiscono la speciale natura della campana, costantemente a cavallo tra sacro e profano e capace di abbracciare entrambe le realtà.

Un sentito ringraziamento all’Unione Libere Casalinghe per la calorosa accoglienza, al campanaro Nino Papagno per i commossi ricordi e ai genitori presenti che sostengono il progetto di rilancio nelle scuole e nei campanili. Per informazioni contattare l’associazione o scrivere a info@campanaribergamaschi.net

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