Festeggiato il 225esimo di dedicazione dell’Arcipresbiterale di Nembro

Cronaca di Nicola Persico

La domenica 17 maggio u. s.  si è celebrata la ricorrenza del giubileo della dedicazione e consacrazione della nostra chiesa arcipresbiterale plebana. Nella settimana che precedeva la solennità i volontari hanno preparato e addobbato l’interno e l’esterno della chiesa. Il gruppo volontari del Triduo ha montato in via straordinaria la monumentale macchina del Triduo: l’interno della plebana è stato addobbato in forma straordinaria con tutti i 137 damaschi rossi in raso di seta del 1896 e la facciata addobbata con lesene rosse e antichi angeli; il sagrato è stato addobbato con finezza e gusto con tulle rosso e fiori appositamente confezionati da volontarie. Il culmine della celebrazione è stato alla Santa Messa solenne di domenica 17 maggio alle ore 18:00 con la presenza di numerosi parroci delle parrocchie che anticamente dipendevano dalla Pieve di Nembro e venivano a far battezzare i bambini all’artistico battistero datato 1610 posto appena dentro l’ingresso principale a sinistra. La concelebrazione è stata presieduta dall’arciprete plebano Don Santino Nicoli con un corteo partito dalla casa arcipresbiterale con la partecipazione di numerosi Confratelli della Valle Seriana e accompagnati dallo sparo dei tradizionali mortaretti.

Nembro-225

All’inizio della S. Messa l’arciprete è sceso al battistero, ha benedetto l’acqua e poi ha asperso il popolo, i sacerdoti presenti e i Confratelli che erano sul presbiterio. Don Santino nel corso dell’omelia ha posto l’accento sull’importanza della ricorrenza parlando del significato di “Chiesa” che ha generato le chiese che nel corso dei secoli si erano staccate e formate autonomamente. C’è stata una buona partecipazione anche da parte della popolazione ed è stato molto apprezzato il servizio liturgico della Corale Mons. G. Bilabini che ha proposto canti adeguati alla celebrazione. Al termine l’arciprete ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alle celebrazioni concludendo con un convivio in canonica peri i sacerdoti e per i Confratelli nella sala S. Bonifacio.

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