Madone rilancia la riscoperta campanaria nella pianura bergamasca

Nuovi appassionati campanari di pianura si avvicinano e aderiscono alla Federazione Campanari Bergamaschi. Parliamo oggi di Madone, a qualche chilometro dall’Adda, una zona ricca di campanili e di campane, quasi tutte automatizzate ma suscettibili di conversione al ‘doppio sistema’ con un progetto mirato.

Il primo passo per un rilancio della tradizione in pianura bergamasca viene dai giovani volontari della parrocchia, che hanno provveduto a ripristinate corde e tastiera sul campanile della chiesa intitolata a San Vincenzo Ferreri. In occasione dell’annuale festa rionale, suono a distesa e a tastiera con il nutrito gruppo di allievi che si è formato nella zona. Il programma allegato illustra in dettaglio giorni e orari di suono.

I campanari di pianura stanno muovendosi alla riscoperta dei campanii in cui sono presenti le corde, i concerti dove è possibile reinserire le parti manuali, le occasione e le situazioni in cui è possibile un rilancio della tradizione, che, come nelle valli, ha conosciuto notevole vigore in passato. Testimonianza solo le suonate del repertorio di Suisio e Bottanuco, salvate a archiviate dalla nostra associazione, le memorie dei campanari di Mapello, la tradizione ancora presente a Filago e Marne con campanari locali.

Il prossimo 21-22 maggio 2011 farà ritorno il sistema di suono manuale sul campanile di Arcene, a due passi dalla Diocesi di Milano, altro segno importante di una riscoperta che sta iniziando a mettere radici a sud di Bergamo, aggiungendosi alle esperienze di Zànica, Verdellino, Stezzano e altre realtà locali.

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