Campane al femminile in Valle Brembana: un articolo su ‘Mio’

Le numerose sacrestane delle chiese della Valle Brembana potrebbero senza dubbio raccontare la passione per il rito delle funi per le funzioni: un esercizio paziente quale quello dei compiti femminili all’interno delle famiglie, silenzioso ma essenziale per la crescita e il mantenimento delle comunità civili e parrocchiali. Tale tradizione si è mantenuto nel corso dei secoli. A Bàresi (frazione di Roncobello) negli anni 1940-50 esistevano autentiche ‘comandanti’ di campane con squadre di ragazze (viene ancora ricordata la figura della Francesca detta ‘China’ cioè Franceschina di Capovalle che scendeva per organizzare la locale squadra). A Roncobello, tra il 1928 e il 1929, un gruppo di giovanissime si era adoperato per esercitarsi sul suono delle campane in vista dell’Anno Santo (come testimonia il documento in pdf che riportiamo qui sotto dall’archivio parrocchiale di Roncobello).

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Diversi articoli sono stati dedicati in questi anni alla figura della ‘suonatrice di campane’ nel senso più ampio del termine: Campane di mimosa, Buon 8 marzo a tutte le donne delle campane, La suora che accordava le campane.

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La tradizione prosegue nel nuovo millennio: dalle ragazzine di Roncobello del 2000, nate agli inizi degli anni ’90, alla seconda generazione di suonatrici nate proprio a cavallo della nostra era, tanto tecnologica come ricca di sorprese per chi indagando cerca di rintracciare prove di vitalità e interesse per la memoria orale. Il suono delle campane e delle campanine non è dunque semplice prova di forza ma di tecnica  e dominio di un idiofono che è divenuto negli ultimi anni strumento musicali riscoperto a tutti gli effetti e inserito dalla Regione Lombardia nella lista dei Patrimoni Immateriali delle Regioni Alpine.

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La giornalista Francesca Di Matteo, già nota sugli schermi di Mediaset, ha ripreso un tema già affrontato dal quotidiano ‘Il Giorno’ e si è occupata del suono al femminile intervistando due ragazze di San Pellegrino Terme e San Giovanni Bianco, rappresentanti rispettivamente della Scuola Campanaria di Roncobello e della Scuola Campanaria di San Giovanni Bianco, offrendo un taglio delle personali esperienze che sono un estratto delle molteplici esperienze di campane ‘in rosa’ che può ancora oggi proporci questa porzione di valle. Il settimanale in vendita da ieri 1 dicembre 2016 all’8 dicembre 2016 traccia uno spaccato del volontariato nei campanili della Valle Brembana. Per informazioni sulle attività di promozione della tradizione campanaria per i giovani, contattare: luca.fiocchi@libero.it

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